[Spaccature e galaverna come sciagure]

“Ubique strepitus et miserabiles quiritatus”
“Dappertutto strepiti e lamentose invocazioni d’aiuto”
Cicerone

Spaccature e galaverna come sciagure
imminenti, restavano le volpi
di sotto a guaiolare.

La scossa della motrice ci cresceva addosso,
tutto chiedeva gli occhi bassi,
___________________tutto risaliva
con la compattezza della disperazione.

Inventava lampi neri la memoria –
basta un niente – lasciandoli a mezz’aria,
carosello senza immaginazioni – férmati,
resta qui a commuovermi.

Una dietro l’altra – la processione diligente
mentre la fine cede addosso
soltanto in me sentivo
di avere la rovina.

L’uomo accanto leggeva ad alta voce
___________________quasi una salmodia
poi mi sparava un punteruolo
in testa – la terra non contiene le mie leggi.